Abitazione in villino all'asta Roma (RM) Viale Cortina d'Ampezzo, 269, 00135 Roma RM, Italia
Villino unifamiliare per abitazione sito in Roma Via Cortina D'Ampezzo n. 269, Roma Nord, con annessa corte esclusiva a giardino, piscina e tettoie e manufatti insistenti; di sup. lorda 1.160 mq (820 mq di corte al netto della costruzione). Villino costituito da un piano seminterrato con locali e spazi accessori (cantine, locali tecnici e portici); un piano terra-rialzato abitativo con ingresso, disimpegno, salone doppio, pranzo, cucina, camera, bagno e scala comunicante interna; terrazza scoperta a livello; piano primo con due camere, due bagni, un salone con camino, una cucina con balcone coperto a tettoia, ripostiglio, disimpegno e terrazza esterna a livello con scale scoperte verso il secondo piano; un secondo piano a soffitta e vano ampliato e terrazza esterna. Il villino principale e la corte a giardino/piscina annessa presenta una superficie commerciale vendibile ragguagliata (S.C.V.) pari a mq 632,46, al netto delle restanti superfici e volumetrie non sanabili non computate ai fini della stima commerciale. Confina con strada di accesso da Viale Cortina D'Ampezzo n. 269; altra proprietà distinta al foglio 224, particella 275; altra proprietà distinta al foglio 224, particella 329; salvo altri. Il villino e corte annessa è censito al N.C.F. del Comune di Roma al foglio 224, particella 24, subalterno 1, zona censuaria 4, catagoria A/7, classe 6, consistenza 19vani, sup. catastale 427 mq, rendita euro 5.838,55. Toponomastica: Viale Cortina D'Ampezzo n. 269 piani S1-T-1-2. Lo stato attuale non è conforme alle planimetrie catastali depositate, riscontrate le difformità descritte in perizia nel merito di interventi di trasformazione ed ampliamento abusivi eseguiti nel tempo. In perizia sono indicate le procedure di regolarizzazione urbanistica e catastale e dei relativi costi portati in detrazione al valore di stima. Il villino originario risulta essere edificato in epoca remota anteriore al primo settembre 1967. Risulta rintracciato il progetto edilizio dell’originario villino prot. 39092/1955 di cui alla rilasciata Licenza Edilizia n. 596 A/R del 15-05-1955 e successivo progetto di variante n. 30629/1956 di cui alla Licenza Edilizia n. 1618 A/R del 28-11-1956 e rilasciata Licenza di Agibilità n. 790 del 23-06-1958. Per opere abusive eseguite successivamente è stata presentata istanza di Condono edilizio L.47/85 in data 30.09.1986 rubricata a protocollo n. 0199681 con progressivo n. 0724058110, in atti dell'U.C.E. 86/199681 sottotitoli 1-2-3. Altresì per altri interventi si è presentata un ulteriore pratica di sanatoria edilizia il 28.04.1995 prot. n. 0/74733, (secondo condono L. 724/95). Si sono stimati i costi presunti per chiudere e definire l'istruttoria per il rilascio della concessione in sanatoria. Per le ulteriori opere abusive di ampliamento delle volumetrie/cambio d'uso, ecc. reputate non sanabili e prive di titolo si sono valutati i relativi costi di demolizione e delle pratiche edilizie/tecniche a ripristino occorrenti come indicate in perizia
manufatto/dependance esterno al villino nella corte esclusiva ad uso abitativo con un vano, bagno e locale. Presenta una superficie commerciale vendibile ragguagliata (S.C.V.) pari a mq 21,44. tecnico. Confina con corte di pertinenza annessa al bene n.1 per tre lati, strada di accesso da Viale Cortina D'Ampezzo n. 269 per un lato, salvo altri. La dependance è censita al N.C.F. del Comune di Roma al foglio 224, particella 24, subalterno 2, zona censuaria 4, catagoria C/6, classe 4, consistenza 55mq, sup. catastale 23mq, rendita euro 289,73. Toponomastica: Viale Cortina D'Ampezzo n. 269 piani S1. Lo stato attuale non è conforme alla categoria catastale censita (C/6) box autorimessa, mentre la planimetria catastale ad uso abitativo depositata è complessivamente conforme alla conformazione dei luoghi a meno della risega del portoncino d'ingresso. In perizia sono indicate le procedure tecniche ed i relativi costi per l'allineamento catastale dell'interno compendio formato dai beni nn. 1 e 2. Il manufatto è stato realizzato senza titolo edilizio. Si è presentata la pratica di sanatoria edilizia il 28.04.1995 prot. n. 0/74733, (secondo condono L. 724/95). Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.