Magazzino all'asta Magliano in Toscana (GR) Localita' Maiano Lavacchio snc

Piena proprietà di una porzione di fabbricato posta al piano terra, destinata a magazzino, della superficie commerciale di mq. 67,47, ubicata in località Maiano Lavacchio nel Comune di Magliano in Toscana (GR), individuata al Catasto Fabbricati del suddetto comune al Foglio 3, P.lla 97, Sub. 9, Cat. C/2. Magazzino posto al piano terra, con accesso dalla corte comune sia sul lato fronte che dal retro del fabbricato, composto da un locale chiuso e da uno parzialmente aperto. Per quanto riguarda la conformità o meno della costruzione alle autorizzazioni o concessioni amministrative si rileva che: Il fabbricato (Lotti n. 1, 2 e 3), di cui i due appartamenti, il magazzino e le cantine costituiscono porzione, è stato oggetto di ampliamento in forza di: - Autorizzazione edilizia n. 1483 del 23/03/1984 per ampliamento e riadattamento di fabbricato rurale in particolare ampliamento del fabbricato rurale con costruzione di cantine al piano seminterrato, vari magazzini, rimesse attrezzi, docce, stanze per la trasformazione dei prodotti agricoli e porticati al piano terra e due abitazioni al piano primo; - Abitabilità rilasciata in data 01/08/1989; Rispetto a tale autorizzazione, allo stato attuale il locale cantina posta al piano interrato risulta ampliato, l’appartamento al piano terra risulta essere non conforme, visto che erano previsti una serie di magazzini, mentre l’appartamento al piano primo risulta avere lievi difformità. In data 06/05/2016 è stata presentata una richiesta di permesso a costruire in sanatoria (P.E. 10267 protocollo n. 0005072) con la quale si sanano le difformità sopra elencate; il permesso risulta pronto per rilascio, previo pagamento delle sanzioni amministrative richieste dal Comune di Magliano in Toscana (complessivamente per € 7.193): in conclusione le unità immobiliari di cui ai sub. 8 (Lotto n. 1), 9 (Lotto n. 2) e 13 (lotto n. 3) della P.lla 97 risultano nella sostanza avere la conformità urbanistica. Gli immobili devono considerarsi giuridicamente liberi in quanto il contratto di locazione pur se registrato e trascritto in data antecedente alla trascrizione del pignoramento, prevede il pagamento di un canone di locazione da ritenersi vile ai sensi dell’art. 2923 c.p.c., come emerge dalla consulenza tecnica in atti.