Abitazione economica all'asta Roma (RM) Via Vestricio Spurinna, 105, 00175 Roma RM, Italia
Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su Appartamento ubicato a Roma, Via Vestricio Spurinna n. 105, scala E, interno 16, piano quarto 00175, composto da ingresso-soggiorno, quattro camere, cucina e due servizi igienici, oltre accessori (disimpegno e ripostiglio), nonché di due balconi, per complessivi mq. 138,00 convenzionali. È presente morosità per oneri condominiali, per cui si rinvia alla relazione di stima. Identificazione al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 955, part. 404, sub. 160, zona 4, categoria A/3, classe 4, consistenza 5 vani, rendita € 1.058,74. Confini: confina con pianerottolo condominiale, unità contigue (interno 16/A della scala E ed interno 19 della scala F), distacco su aree condominiali, salvo altri. Regolarità edilizia: il fabbricato di cui l’appartamento è parte è stato edificato in virtù di licenza edilizia n.1975 del 25.11.1966 (progetto prot. 23397/65) e licenza n. 168 del 02.02.1972 (su variante prot. 36976/70); è stato infine rilasciato certificato di agibilità n. 462 del 10.10.1973. Con riferimento alla conformità catastale, il raffronto operato dall’esperta in sede di accesso ha evidenziato, fatte salve discrasie dimensionali ascrivibili a rappresentazione grafica, la presenza di difformità tanto in termini di consistenza quanto di distribuzione interna dell’unità.Per quanto concerne il primo aspetto la planimetria catastale graficizza una consistenza minore rispetto a quella effettiva, riscontrandosi in loco un ampliamento (di mq.0,90 circa) sul sedime dell’originario pianerottolo condominiale, che determina di fatto un aumento di Sul dell’unità. Rispetto alla planimetria catastale si rilevano altresì ulteriori difformità relativamente alla distribuzione interna, per intervenuta demolizione e ricostruzione di tramezzi (riduzione dell’originario soggiorno a vantaggio di ingresso e disimpegni; realizzazione di un secondo servizio igienico) e modifica di vani porta. Per quanto concerne la regolarità edilizia, il raffronto tra lo stato dei luoghi e la configurazione assentita ha evidenziato, fatte salve discrasie dimensionali ascrivibili a rappresentazione grafica, la sussistenza di difformità in termini di consistenza dell’unità nonché una diversa morfologia delle partizioni interne. Per quanto concerne il primo aspetto, la planimetria di progetto prevedeva la presenza di un'ulteriore camera di contro non ricompresa nel bene de quo e verosimilmente annessa ad altra u.i.u., come peraltro già documentato nella planimetria catastale d’impianto del bene (datata 1969, tuttora vigente). Ulteriore difformità in termini di consistenza, questa volta in eccesso rispetto a quella di progetto, si identifica nell'annessione di parte dell’originario pianerottolo condominiale (per mq.0,90 circa). Si sono altresì rilevate, rispetto alla configurazione di progetto, ulteriori difformità per quanto concerne la morfologia delle partizioni interne e la destinazione dei singoli vani, come meglio descritto nell’elaborato peritale. A fronte delle difformità riscontrate, per le quali non è emersa la presenza di idoneo titolo edilizio, l’esperta nominata ha evidenziato, in merito all'aumento di Sul determinato dall'annessione di parte del pianerottolo condominiale, a latere di eventuali interventi a carico delle parti comuni, la necessità – onde ripristinare l'originaria consistenza del cespite come da progetto – di tamponare sul versante interno la porzione indebitamente inglobata, che identifica la soluzione d'angolo destra del vano, da riportare alla destinazione di ambiente di servizio (come da progetto), con contestuale eventuale modifica della finestra a nastro contigua. Stato di occupazione: libero. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.