Laboratorio all'asta Roma (RM) Via Nerina, 15, 00155 Roma RM, Italia
Il lotto è costituito dal diritto di proprietà (1/1) sul seguente bene facente parte del fabbricato sito in Roma, Via Nerina n. 15 e precisamente: unità immobiliare ad uso artigianale/industriale attualmente adibita ad abitazione, posta al piano terra, contraddistinta con l’int. 8, costituita da soggiorno con angolo cottura, camera, bagno, avente superficie lorda di 38,90 mq circa, oltre a un patio avente superficie lorda 26,00 mq, censita nel Catasto Fabbricati di detto Comune al foglio 657, part. 53, sub. 565 (già sub. 539), z.c. 6, cat. C/3, classe 3, consistenza 40 mq, sup. cat. 42 mq, rendita € 202,45, piano T; confinante con appartamento int. 7, vialetto condominiale, appartamento int. 9, salvo altri. Il fabbricato di cui quanto in oggetto è parte è stato realizzato in forza di licenza edilizia n. 910 rilasciata dal Comune di Roma in data 04/06/1971. Successivamente, a seguito della realizzazione di opere senza titolo edilizio abilitativo, sono state richieste e ottenute le concessioni in sanatoria n. 114120 in data 29/05/1998 e n. 138147 in data 19/10/1998. Infine, il fabbricato ha subito modifiche per cambio di destinazione d’uso e frazionamento in 32 abitazioni, per le quali è stata presentata al Comune di Roma la domanda di sanatoria edilizia prot. n. 183499 in data 10/12/2004, ai sensi dell'art. 32 del D.L. 269/2003 convertito in Legge n. 326 del 24/11/2003 e integrato dalla Legge Regionale Lazio n. 12 e n. 18 del 2004. Di tale domanda sono stati versati per intero l'oblazione e gli oneri concessori determinati nella stessa. L'istanza di condono è stata suddivisa e all'immobile in argomento è stata attribuita l'istanza di condono prot. n. 0/555108 sot. 8. Con prot. QI 2015/82753 del 18/05/2015, veniva comunicato all'esecutata comproprietaria il preavviso di rigetto della domanda di sanatoria, in quanto relativamente al frazionamento e cambio di destinazione d'uso in residenziale per mq 40,00 di s.u. in via Nerina n. 15 int. 8, su immobile ricadente in area sottoposta a tutela del vincolo archeologico, in data 04/09/2012 si era consolidato il silenzio-rifiuto da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Archeologica di Roma, relativamente al parere prot. n. 2011/41967. Non risulta rilasciato il certificato di agibilità. Lo stato di fatto non corrisponde alla planimetria catastale per una tramezzatura interna e per la diversa posizione del cancello d’ingresso al patio. L’area su cui insiste l’immobile è sottoposta al vincolo a favore del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali di cui all’art. 10 del d. lgs. n. 42 del 22/01/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio), per essere stata dichiarata bene di interesse storico/archeologico, istituito con decreto ministeriale del 22/06/1991, trascritto a Roma 1 il 02/03/1994 al n. 7499 di formalità. Pertanto, dell’avvenuto trasferimento dovrà essere fatta denuncia al competente soprintendente entro il termine di trenta giorni e l’efficacia del decreto di trasferimento sarà sottoposta alla condizione sospensiva del mancato esercizio del diritto di prelazione da parte del Ministero nei termini di legge ai sensi degli artt. 60 e 61 del d. lgs. n. 42/2004. Il tutto come meglio specificato nell’elaborato peritale depositato in atti. Stato di occupazione: ordine di liberazione