Immobile all'asta Noto (SR) C.da Saccollino snc
L’immobile consta di uno stacco di terreno in totale stato di abbondono, il cui impianto arboreo risulta in gran parte morto. Si accede al cespite percorrendo tutta la S.P. 51 Piana Teofilo di Noto sino ad arrivare al varco carrabile presente nel lato destro della strada ove si intercetta una sbarra che permette l’accesso ad una stradella che deve essere percorsa per m. 70 circa per poi svoltare a destra e percorre m. 320 circa sino ad intercettare il fondo. Si precisa che detto fondo non sembra avere accesso carrabile; né l’atto di provenienza fa specifico riferimento a servitù di passaggio pedonale e/o carrabile, limitandosi a stabilire con semplice formula di stile che il bene “…è venduto a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui attualmente si trova, con ogni accessione e pertinenza, diritti, azioni e ragioni, servitù sia attive che passive, apparenti e non e cioè con l’immissione della parte acquirente in pieno luogo e stato delle parti venditrici.” I confini del suddetto lotto di vendita non risultano materializzati. Trattasi di uno stacco di terreno ricadente in due distinti fogli di mappa (p.lla 37 ricade nel F.M. 319 e le restanti p.lle nel F.M. 320) che di fatto costituiscono un unico stacco di terreno ove insistono alberi di mandorlo in totale stato di abbandono, in gran parte morti ed altri prossimi alla morte. Va precisato che dal lotto in questione è stato escluso il terreno identificato al foglio 320, p.lla 191 - ex p.lla 8 - su cui insiste il fabbricato collabente identificato al catasto fabbricati al foglio 320, p.lla 191, sub 1, che ricadono all’interno del lotto 2 oggetto di vendita. Il suolo agrario presenta una superficie complessiva di ha 01.99.30 (da cui, però, va detratta la superficie del terreno identificato al foglio 320, p.lla 191 - ex p.lla 8 - su cui insiste il fabbricato collabente identificato al catasto fabbricati al foglio 320, p.lla 191, sub 1, giacché - come detto - escluso dal lotto in questione). Il terreno agricolo presenta una giacitura declivio, non uniforme, dotato di media fertilità del suolo e non gode di dotazione irrigua. Si segnala la presenza di un fabbricato di vetusta costruzione che occupa una superficie di mq. 28,00 circa, non censito catastalmente, così come indicato nell’atto di provenienza del bene, e che al momento del sopralluogo si presentava in precarie condizioni di staticità, ubicato all’interno della p.lla 68 del F.M. 320. Sul piano urbanistico-edilizio, l’esperto dichiara che non sussistono irregolarità, ad eccezione della non regolarità catastale del manufatto in precarie condizioni statico-strutturali insistente nella p.lla 68 del F.M. 320, in quanto non censito catastalmente, e che può essere regolarizzato, trattandosi di manufatto di remota costruzione, posto ad una distanza dal confine maggiore di m. 10,00, ed i cui costi si attestano intorno a € 1.500,00, già detratti dal suddetto prezzo base. Precisa infine l’esperto che il terreno ricade in Zona “E” Agricola del P.R.G. del Comune di Noto, e la p.lla 121 del foglio 320 è gravata in parte dalla “fascia di rispetto della ferrovia”, i cui dettagli sono riportati nel Certificato di Destinazione Urbanistica. In ordine allo stato di possesso, il bene è risultato in stato di abbandono, tuttavia, il custode non ha potuto immettersi nel possesso materiale dello stesso, stante la mancanza di misure idonee a precludere l’accesso a terzi. Anche il lotto 2, così come detto per il lotto 1, risulta aver formato oggetto di contratto di affitto stipulato il 27.01.2013 con scadenza il 26.01.2033 che, però, stante la durata ultranovennale, in mancanza di trascrizione dello stesso negozio, si è ritenuto non più opponibile alla procedura esecutiva.