Immobile all'asta Roma (RM) Via Cenadi n. 80-82
Quota pari a 1/1 della piena proprietà di locale negozio sito in Roma (RM), Via Cenadi n. 80-82 (in loco sono indicati i civici nn. 78-1 e 78-2), piano terra. Il locale commerciale, cui si accede da una delle due vetrine al piano stradale tramite l’area comune non censibile antistante l’edificio (graffata catastalmente alla p.lla 750 ma non oggetto di procedura), è composto da ingresso centrale, tre ambienti realizzati mediante strutture leggere in cartongesso, antibagno e bagno, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 80,90 circa. Confina a nord/est con il laboratorio al foglio 1008, p.lla 750, sub. 2, a sud/ovest con l'unità commerciale al foglio 1008, p.lla 750, sub. 4 ed a sud/est con distacco su via Cenadi, salvo altri. È identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1008, particella 750, subalterno 3, zona censuaria 6, categoria C/1, classe 8, consistenza 69 mq, superficie catastale totale 76 mq, rendita euro 1.667,74, Via Cenadi n. 80-82 piano T. L’immobile è occupato dall’esecutato e dai comproprietari non esecutati. L’ordine di liberazione verrà emesso all’aggiudicazione su istanza dell’aggiudicatario. L’immobile, facente parte di un edificio costituito da cinque piani fuori terra ed un piano interrato, realizzato abusivamente intorno agli anni Settanta, è stato oggetto di richiesta di concessione edilizia in sanatoria del 22/05/86, prot. 86/108830/6, cui ha fatto seguito in data 08/08/1997 il rilascio del titolo autorizzativo n. 48753 per immobile ad uso commerciale con superficie di mq 74,50. Non risulta rilasciato certificato di agibilità. In merito alla situazione dell’immobile, alla regolarità edilizia ed alla conformità dello stesso, l’Esperto rileva difformità tra lo stato di fatto e la planimetria catastale allegata alla concessione edilizia in sanatoria che consistono nella realizzazione di pareti in cartongesso per la divisione interna degli ambienti del locale (in origine unico vano con bagno) e di un piccolo aumento di superficie (di mq 0,65 dunque rientrante nel 2% dell'area totale) in corrispondenza del servizio igienico, ritenute sanabili con CILA in Sanatoria ed aggiornamento della planimetria catastale a cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato e descritto in perizia. Precisa, inoltre, che la sanatoria edilizia venne rilasciata per mq 74,50 mentre nello stato di fatto la superficie totale risulta di mq 71,90. Ogni problematica e/o questione rispetto a tutto quanto sopra evidenziato e meglio rilevato, riportato e descritto nell’elaborato peritale nonché riguardo ad eventuali vincoli, oneri e/o diritti di terzi o comunque connessa o dipendente dalla predetta situazione esistente nonché tutti gli oneri e costi che dovessero derivarne, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative eventuali variazioni catastali saranno a totale rischio, carico, cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato in perizia. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle criticità, della mancanza di garanzia e dei rischi relativi alla incertezza circa la reale situazione in merito alla regolarità urbanistica, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione e considerato lo stato di fatto. Si segnala Regolamento di Condominio per atto Notaio Tarquini del 09/12/82, Rep. 4562 / Racc. 1116, trascritto a Roma il 23/12/82 al n. 59479 di formalità. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.