Immobile all'asta Roma (RM) Via Bottidda 106
Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà sulle seguenti porzioni immobiliari site in Roma (RM) in Via Bottidda n°106 e precisamente: -Abitazione in villino, sita al piano terra, distinta con l’interno 1, composta da soggiorno-pranzo con angolo cottura, due camere, disimpegno, bagno e corte esclusiva della superficie di mq. 260 (duecentosessanta) circa nell’insieme a confine con Via Bottidda, particella 1006, particella 998, salvo altri. Detta porzione immobiliare è censita al catasto dei fabbricati del comune di Roma al foglio 1023, particella 997, sub. 503, z.c. 6, cat. A/7, cl.4, vani4, superficie catastale mq. 58, Via Bottidda n° 106, P. T, int. 1, rendita catastale euro 599,09 -Ente urbano di mq. 740 (settecentoquaranta) circa a confine con Via Bottidda, il villino sub. 503, particella 998, salvo altri. Detta porzione immobiliare è censita al catasto dei fabbricati del comune di Roma al foglio 1023, particella 997, sub. 502, cat. F1, senza rendita. L'immobile è stato edificato senza titolo edilizio, poi condonato con concessione edilizia in sanatoria n° 9912 del 24/10/1996, relativa alla domanda di condono n.0048070 del 22/03/1986. Il villino presenta alcune difformità rispetto alla planimetria allegata alla domanda di condono del 1986. In particolare, sono stati modificati i prospetti e la distribuzione degli spazi interni, ed è stata realizzata una tettoia sul prospetto Sud Ovest. Per regolarizzare le difformità sopra elencate, sarà necessario presentare una pratica SCIA in sanatoria per opere eseguite senza titolo. L'area Urbana risulta in parte ingombra da manufatti ad uso magazzino, realizzati senza titolo edilizio. Si stima in € 8.000,00 il costo per il rispristino dell'area, la demolizione dei manufatti e il trasporto alla discarica autorizzata dei materiali di risulta. Certificato di agibilità non rilasciato Formalità pregiudizievoli: pignoramento trascritto a Roma 1 in data 16/02/2015 al n°10858 di formalità. Si tratta di pignoramento relativo ad una procedura estinta che non potrà essere cancellato a cura del G.E. con il decreto di trasferimento. La cancellazione dovrà essere curata a cura e spese dell’aggiudicatario. Stato di occupazione: L’immobile è occupato dai debitori esecutati e potrà essere liberato all’emissione del decreto di trasferimento. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.