Magazzino all'asta Roma (RM) Via Bompietro, 52, 00132 Roma RM, Italia
DIRITTO IN VENDITA : Piena Proprietà su locale magazzino - già locale commerciale, già magazzino nato dalla fusione degli originari limitrofi beni ad uso cantina e box auto - ubicato a Roma, (RM), in via Bompietro n. 52 (catastalmente civ. 50), piano S1. DATI CATASTALI: l’immobile risulta censito al C. di F. di Roma al Fg. 1023, part. 569, sub. 27 ( già sub 129) , cat. C/2 (già cat. C/1 a seguito di variazione di destinazione da negozio a locale deposito del 15/01/2024, pratica n. RM0023037, successiva al pignoramento), z.c. 6, classe 7, rendita catastale €. 535,77. COMPOSTO DA: il bene pignorato, già identificato presso il C.d.F. al fg.1023/part.569/sub.129/cat.C1, si componeva di ingresso, locale commerciale, 2 w.c., 2 anti w.c., 2 locali tecnici, deposito e 2 vani accessori, fin quando con variazione della destinazione da negozio a locale deposito (successiva al pignoramento) del 15/01/2024, pratica n. RM0023037 in atti dal 15/01/2024 (n. 23037.1/2024) ha assunto il nuovo identificativo di fg.1023/part.569/sub.27/cat.C2, articolandosi in: 3 locali deposito, ripostiglio, 2 centrali tecniche, 2 servizi igienici dotati ciascuno di anti w.c.. Superficie convenzionale complessiva pari a 235,00 mq.. CONFINI: il bene confina con area comune di accesso (B.C.N.C.-fg.1023/part.569/sub.1), box auto int. B (fg.1023/part.569/sub.17), box auto int. C (fg.1023/part.569/sub.18), Box auto int. D (fg.1023/part.569/sub.19), Box auto int. L (fg.1023/part.569/sub.25), salvo se altri. DATI RELATIVI ALLA REGOLARITA’ URBANISTICO – EDILIZIA A seguito delle ricerche eseguite dall’esperto, è emerso che lo stabile di cui l’immobile pignorato fa parte è stato costruito con: - Licenza di Costruzione n. 1895/C/84 rilasciata visto il Progetto Edilizio prot. 2280/83, visti gli atti d’obbligo trascritti alla formalità 35254/31.05.1984 e 60659/21.09.1984, volturata con Licenza n. 1282/C. - Licenza di Costruzione n. 920/C/86 rilasciata vista la Variante Progettuale prot. 40634/85 e l’atto di obbligo trascritto alla formalità 33722/19.06.1986. - Licenza di Costruzione n. 187/C/88 autorizzante il Progetto di Variante prot. 19723/87, visto l’atto di obbligo trascritto alla formalità 57108/05.11.1987, precisando che nell’ultima variante il bene staggito si articolava in un locale cantina (censito al fg.1023/part.569/sub.16 con superfice ampliata a discapito del sub.20) e un’autorimessa (censita al fg.1023/part.569/sub.20 con superfice ridotta a favore del sub.16) fusi con Istanza di Concessione Edilizia in Sanatoria prot. 50446/95 (non definita dalla P.A. e gravata da prospettata improcedibilità per carenza documentale) e variati in un imprecisato uso, acclarato con variazione catastale 28433.1/1996 generante il MAGAZZINO identificato al fg.1023/part.569/sub. 26/cat.C2, successivamente arbitrariamente variato (in quanto a modifica del precedente uso apportato a seguito di istanza di concessione edilizia in sanatoria prot. 50446/95) nella destinazione COMMERCIALE (arricchendosi di impropri tramezzi interni a suddivisione degli spazi) in data 07/12/2009 con prot. RM1729820 assumendo il bene i dati di fg.1023/part.569/sub.129/cat.C1 (unità pignorata), per poi assumere nuovamente la destinazione di LOCALE MAGAZZINO/DEPOSITO (fg.1023/part.569/sub.27/cat.C2) con variazione RM23037 del 15/01/2024 successiva ai pignoramenti. L’esperto stimatore ha rilevato la presenza di difformità tra la planimetria catastale e lo stato dei luoghi ed in particolare la mancanza nella rappresentazione grafica dell’ingresso ab origine appartenuto al locale garage e della variante dell’ingresso principale (già ab origine ingresso dell’interno A/sub. 16/locale deposito) che, tamponato con un setto murario, risulta dotato di porta e finestra in luogo dell’unico ampio vano. Inoltre, non risultano rappresentati nella grafica catastale due pilastri addossati alla parete Nord-Est, la creazione di soppalchi sopra i blocchi dei servizi igienici, la variazione delle altezze per creazione di controsoffitti e pavimenti sopraelevati, gli accorpamenti con porzioni di intercapedini, la realizzazione di due setti prospicienti gli accessi con la ipotetica funzione di creare aree di filtro/accoglienza. Date le suddette difformità, l’esperto ritiene che l’immobile staggito necessiti di un ripristino dello status quo ante (nelle altezze, superfici e volumetrie con rimozione delle superfetazioni quali soppalchi, pavimenti elevati, etc.) e di legittimazioni (ove possibile) delle opere realizzate in contrasto con quanto autorizzato o in fase di autorizzazione (l’istanza di sanatoria, di incerto esito per preannunciata improcedibilità, risulta attualmente pendente) con opere e pratiche edilizie (S.C.I.A. o quanto altro richiesto dalla P.A.) che, rimarranno a cura, onere e carico dell’eventuale acquirente ed i cui costi sono stati decurtati dall’esperto nella valutazione di stima. Oltre alle difformità suddette l’esperto ha riscontrato, altresì, la mancanza del rilascio del certificato di agibilità e l’espressa volontà del condominio di non attivarsi per l’ottenimento del passo carrabile del cancello di ingresso che dalla via Bompietro n. 52 immette alla rampa che raggiunge i locali posti al PS1, tra cui il cespite de quo. FORMALITA’ PREGIUDIZIEVOLI: - ATTO DI OBBLIGO EDILIZIO a rogito del Notaio Giuseppe Taddei di Roma, rep. 5639, racc. 2418, registrato a Roma il 29/05/1984 al n. 23761/1B, trascritto presso la Conservatoria dei RR.II. di Roma 1 in data 31/05/1984 ai nn. 45493/35254; - ATTO DI OBBLIGO EDILIZIO a rogito del Notaio Giuseppe Taddei di Roma, rep. 5915, racc. 2552, registrato a Roma il 29/09/1984, trascritto presso la Conservatoria dei RR.II. di Roma 1 in data 21/09/1984 ai nn. 78196/6065; - ATTO DI OBBLIGO EDILIZIO a rogito del Notaio Giancarlo Perrotta di Roma, rep. 31814, racc. 10363, registrato a Roma il 05/11/1987, trascritto presso la Conservatoria dei RR.II. di Roma 1 in data 05/11/1987 ai nn. 96669/57108 per il rilascio del titolo legittimatorio, avente ad oggetto l’impegno a mantenere permanentemente e irrevocabilmente la destinazione d’uso dei locali al piano interrato al servizio dell'edificio; a destinare e mantenere permanentemente una superficie di mq 229,58 a parcheggio privato come pertinenza dell’edificio, ai sensi dell’art. 26 della legge 47/85 (tra cui la superficie del box auto censito al fg.1023/part. 569/sub.20 di mq 115,00, oggi compresa nel cespite in trattazione per fusione e cambio d’uso). STATO DI OCCUPAZIONE: occupato dagli esecutati; in corso di liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.