Immobile all'asta Roma (RM) VIA IN SELCE 69 69A

Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su magazzino in Roma, via in Selci n. 69/69A, p. T (anche se catastalmente piano S1 in quanto si scende di poche decine di cm. dal piano stradale), localizzano nel Municipio 1, Centro Storico, per complessivi mq. 162,00, con due bagni e predisposizione angolo cottura. Si presenta in buono stato di conservazione in quanto, salvo piccole rifiniture in fase di completamento, è stato recentemente ristrutturato: i rivestimenti e i soffitti sono in pietra e mattoni ed il pavimento, grezzo, è protetto da tavolato in obs e gli impianti, idrico e elettrico sono stati rifatti. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 494, part. 338, sub. 504 (derivante dal sub 1 e 4), z.c. 1, cat. C2, cl. 8, r.c. € 3.146,67, p. S1. Confina con distacco su via in Selci, distacco su cortile condominiale, distacco su Via Lanza, distacco su androne condominiale, salvo altri. La costruzione del fabbricato di cui fa parte il bene pignorato risulta iniziata prima del 1° settembre 1967; sono state eseguite opere per frazionamento e fusione degli originari sub. 1 e 4 che hanno dato origine all’attuale sub. 504 (non stato possibile reperire documentazioni urbanistiche certe riguardo la legittimità della fusione, ad oggi attuabile anche con CILA, ma esiste legittimità indiretta delle due unità pregresse correttamente rappresentate nelle planimetrie catastali di impianto del 1939); per una diversa distribuzione degli spazi interni è stata presentata una C.I.L.A. in sanatoria il 13.2.2018, n. CA 2018/28577, con relativo accatastamento per diversa distribuzione degli spazi interni. Dal confronto del progetto della CILA con lo stato di fatto è stato eliminato un tramezzo che divideva i primi due vani; sono stati eliminati i gradini che gestivano il salto di quota tra il primo vano di destra e la parte centrale del magazzino; i due ripostigli sono stati ampliati, chiusi con tramezzi e porta e trasformati entrambi in bagni; la parte centrale del magazzino è stata collegata con la cantina con apertura nella muratura; l’ultimo vano di sinistra è stato collegato con la zona più interna della cantina con altro varco nella muratura: al riguardo, il primo tramezzo e gli scalini vanno ripristinati allo stato legittimo o sanati con CILA opere compiute, i due bagni vanno eliminati e i due varchi aperti nella muratura vanno eliminati e ripristinata la continuità della muratura o anch’essi inseriti nella CILA opere compiute, il tutto ad un costo di circa € 4.000,00, di cui si è tenuto conto ai fini della stima. Non è stato possibile reperire documentazione relativa all’agibilità del fabbricato ove è inserito il bene. Il vigente Piano Regolatore Generali della città di Roma colloca l’immobile, oggetto di perizia, all’interno del tessuto denominato “Città Storica” e, precisamente, si richiamano l’art. 24 (che in particolare prevede che i commi 19, 20 e 21 recepiscono il parare della Soprintendenza statale ai fini dell’approvazione del PRG; le categorie MS e RC, richiamate nel comma 19 devono intendersi riferite alle Unità edilizie e sottoposte al parere della Soprintendenza limitatamente alle parti comuni di rilevanza esterna) e l’art. 25, e rientra nelle Tavole Territoriali Paesistico Regionale “A, B, C, D” e, precisamente, Sistemi ad ambiti del paesaggio: “Paesaggio dei centri e nuclei storici ci relativa fascia di rispetto”, Beni Paesaggistici: “Insediamenti urbani storici e relativa fascia di rispetto”; Beni del Patrimonio naturale e culturale: “Beni della lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO”. Stato di occupazione: in corso di liberazione.